Domenica 17 novembre alcuni laici dei gruppi di Collevalenza, Fratta Todina, Val Tiberina, Casaglia di Perugia si sono incontrati a Città di Castello per trascorrere una giornata di preghiera e condivisione.
Nonostante l’abbondante pioggia e le pessime previsioni meteo non ci siamo affatto scoraggiati, anzi una vera e propria “sfida” motivata dal desiderio comune di stare insieme e ritrovarci!
Siamo stati attesi e accolti nella sua casa diocesana da Mons Domenico Cancian Figlio dell’Amore Misericordioso e Vescovo di Città di Castello che, come al solito, con le sue premure e attenzioni ci ha fatto subito sentire “a casa”
Padre Quinto, Padre Michelangelo, Marina e Don Roberto Biagini insieme a noi per godere e condividere questo momento di Famiglia e la profonda meditazione di Padre Domenico tutta incentrata sugli aspetti in comune di Santa Veronica Giuliani e quelli di Madre Speranza.
Entrambe una grande devozione al Crocefisso : nel suo Diario , Santa Veronica scrive che un braccio del Crocefisso si stacca per abbracciarLa e stringerLa al cuore ; lo stesso Madre Speranza nel 1954 pregando in Santuario si sente “trasportata” al Tabernacolo ritrovandosi Tutta abbracciata a Lui.
Tante similitudini, tante e grandi esperienze mistiche per entrambe, esperienze che , continua Padre Domenico, anche noi cristiani e soprattutto noi laici potremmo sperimentare; nelle piccole cose di ogni giorno dovremmo vedere che il Signore è presente nella nostra vita sotto vari aspetti .
Come dice Papa Francesco noi cristiani ci dovremmo davvero “sorprendere “ di tutto ciò che opera in ognuno di noi , il Signore ha delicatezza e attenzioni per tutti; i Santi sono riusciti a vedere meglio su di loro tutte le meraviglie che Lui operava in loro: noi dovremmo prestare più attenzione e ascolto e tutto risulterà più significativo e meno scontato!!!
Con questi spunti, ma soprattutto con questi incoraggiamenti personali, ci siamo recati tutti insieme al Duomo dedicato ai Santi Florido e Amanzio , patroni della città, dove il Vescovo ha celebrato la Messa solenne insieme ai suoi confratelli ; abbiamo pregato per tutta la Famiglia religiosa dell’Amore Misericordioso, per tutti i laici in particolare per quelli sofferenti e per quelli defunti, abbiamo pregato per la città di Venezia messa a terra dalla grande alluvione.
Che bello ringraziare il Signore con il canto del Magnificat nella cappella dedicata al SS. Sacramento detta “Cappellone” ricca di affreschi e dipinti su tela.
Sotto la pioggia che non si stancava di scendere dopo aver consumato un bel pranzo in un ristorante proprio dietro il Duomo ai piedi del campanile, eravamo attesi dalla Badessa delle suore Cappuccine nel monastero di Santa Veronica Giuliani.
Che emozione la Scala Santa! Che stupore vedere le vetrine dove sono conservati i ricordi di Santa Veronica. Davvero tante cose in comune alla nostra amata Madre Speranza!
“Pazzie che mi faceva fare l’Amore “ . Così Santa Veronica chiamava gli strumenti di penitenza usati per mortificarsi…. Davvero grande mistica e grande Santa!!!Una giornata di condivisione che ha aiutato a rinnovare la gioia di questo cammino come laici dell’Amore Misericordioso ; un cammino che aiuta e sostiene a “far riecheggiare” ogni giorno queste parole del Salmo:” Così nel santuario ti ho cercato, per contemplare la tua potenza e la tua gloria. Poiché la tua grazia vale più della vita e le mie labbra diranno la tua lode”.